
“Non esiste l’ambiente. Esistono solo rapporti di inclusione reciproca tra gli esseri viventi. (…) La terra non è una casa, è una foresta multispecifica che ha un suo equilibrio precario nel quale ogni vivente vive sul e nel corpo di un altro”.
E. Coccia
Madrelingua è un progetto che si articola in laboratori e residenze che portano alla realizzazione di coreografie nel paesaggio. Parallelamente sarà rilevante la presenza degli alberi, che accoglieranno un secondo atto nella forma di un’installazione sonora: grazie alla tecnologia dei trasduttori gli alberi diffonderanno una composizione per musica elettronica e voci.
Le residenze saranno destinate alla costruzione della relazione tra danza e paesaggio. Un laboratorio è rivolto a un gruppo di bambini, che parteciperanno alla coreografia insieme ai danzatori; un secondo
è pensato per una comunità di anziani e propone un lavoro sul dialogo tra corpo e documentazione della memoria.
Ogni segmento di lavoro può essere realizzato autonomamente o in correlazione agli altri e l’organizzazione può evolversi grazie alla cura della strut- tura ospitante, rendendosi permeabile al contesto.